L’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA EDILE DI PADOVA E STANGHELLA PER I GIOVANI: I RISULTATI RAGGIUNTI E LE NUOVE ATTIVITA’ IN FASE DI AVVIO

Si sono conclusi nel mese di giugno 2015 presso le sedi della Scuola Edile CPIPE di Padova e Stanghella i percorsi triennali per OPERATORE EDILE riservati ad allievi con licenza media, finanziati dalla Regione Veneto con il contributo del Fondo Sociale Europeo.

Complessivamente 36 allievi (19 presso la sede di Padova – di cui 3 privatisti – e 17 da quella di Stanghella) hanno conseguito la qualifica di Operatore Edile e da tale positivo risultato hanno tratto nuove ulteriori opportunità di crescita formativa e professionale: chi trovando già occupazione presso imprese del settore edile ed affini (oltre 1/3 dei qualificati) chi proseguendo gli studi presso Istituti Tecnici per Geometri per il conseguimento del diploma e chi, a partire dal prossimo mese di settembre, accedendo al nuovo percorso del IV anno per la qualifica di Tecnico Edile, finanziato dalla Regione Veneto con il contributo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Garanzia Giovani.

Con quest’ultimo progetto la scuola Edile di Padova, in collaborazione con altre 3 scuole edili del Veneto – ESEV di Verona, “Andrea Palladio” di Vicenza ed Assistedil di Rovigo – si rivolge ai giovani che hanno conseguito la qualifica di operatore Edile, proponendosi di formare una figura professionale che combini capacità esecutive nel recupero edilizio, risparmio energetico, edilizia sostenibile, opere di genio civile per la gestione del territorio con conoscenze tecnico–amministrative per gestire una impresa e per programmare e gestire in qualità e sicurezza i lavori in cantiere nel rispetto delle indicazioni di progetto, della pianificazione dei lavori e del quadro economico stabilito.

Il settore delle costruzioni, fondamentale volano per la ripresa economica del nostro paese, richiede adeguati livelli di professionalità e competenza. Una formazione mirata ed al passo con le nuove esigenze emergenti contribuisce a sviluppare la crescita professionale degli operatori del settore.

In edilizia, a differenza di altri settori produttivi, le parti sociali, imprese e lavoratori, si sono assunte contrattualmente la responsabilità di organizzare e gestire la formazione professionale delle maestranze, rendendo così possibile un suo stretto collegamento con l’attività produttiva.

In provincia di Padova, l’ente paritetico Scuola Edile è il Centro Provinciale di Istruzione Professionale Edile, con sede a Padova in Via Basilicata ( loc. Camin) ed a Stanghella in Via C. Marchesi 30.

Fin dall’11.12.1947 tale centro è stato istituito dalle Parti Sociali (Collegio Costruttori Edili della provincia di Padova e FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL) in forza dell’art. 92 del vigente CCNL industria ed opera esclusivamente nell’ambito della formazione professionale per il settore edile, sviluppando le seguenti iniziative: 

  • prima formazione in assolvimento dell’obbligo formativo per giovani da inserire in imprese edili come apprendisti o operai qualificati; 

  • formazione per apprendisti in età di non obbligo formativo attraverso progetti in rete con tutte le scuole edili del Veneto, gli enti di formazione artigiani e dei sindacati;   

  • formazione continua di qualificazione riqualificazione, specializzazione ed aggiornamento per maestranze, tecnici, quadri e imprenditori, con particolare attenzione agli aspetti relativi alla sicurezza del lavoro;

  • formazione specifica per disoccupati diplomati e laureati da inserire negli organici di imprese edili in qualità di tecnici per la gestione del cantiere o in studi tecnici in qualità di addetti alla progettazione;

  • formazione in rete con partner europei per tecniche edilizie di base per nuove costruzioni, per manutenzione e restauro delle strutture, delle finiture e dei materiali, per tecniche di manutenzione del verde e dell’arredo urbano;

  • formazione triennale con qualifica per “Tecnico del restauro dei beni culturali”.

Il moderno “Operatore edile” deve principalmente “imparare facendo” ed è per questo che, presso la scuola edile, accanto ad aule attrezzate con i più moderni sistemi di comunicazione multimediale per la didattica, compresa un’aula di informatica, ci sono attrezzati laboratori per svolgere in sicurezza esercitazioni pratiche di muratura, carpenteria, manutenzione e guida macchine movimento terra e gru.

Durante l’attività formativa tutti gli allievi conseguono l’attestazione di frequenza della “Formazione Lavoratori”-16 ore Alto Rischio (Art.37 Dgls.81/2008), che li rende idonei allo svolgimento delle attività lavorative in cantiere.

Lungo tutto l’anno formativo, inoltre, la Scuola Edile di Padova e Stanghella organizza nelle proprie sedi attività di orientamento, mini-stage e percorsi integrati rivolti agli allievi delle scuole Medie, finalizzati sia ad orientare nella scelta della scuola superiore da intraprendere, sia a sostenere e rimotivare coloro che sono a rischio di abbandono scolastico: per tutti la proposta, articolabile su un monte ore variabile a seconda delle esigenze, è quella di svolgere alcuni “laboratori creativi”, nel campo della progettazione e della realizzazione di piccole opere di costruzione e finitura, finalizzate al conseguimento di risultati tangibili e valutabili, avvalendosi degli idonei DPI (Dispositivi di Protezione individuale) e nel rispetto delle specifiche misure di sicurezza.

Sul modello dei “Laboratori creativi”, si è inoltre concluso nel mese di luglio un percorso formativo e di orientamento realizzato dalla Scuola Edile nell’ambito di un progetto Garanzia Giovani con ente capofila Fòrema, rivolto ad un gruppo di giovani dai 15 ai 18 anni in abbandono scolastico che hanno nuovamente deciso di avviarsi verso nuovi percorsi formativi – o di riprendere quelli che avevano abbandonato – avendo ottenuto un orientamento utile ed adeguato nella prosecuzione dei loro progetti di vita.

A completamento della proposta formativa per i giovani in cerca di occupazione, la Scuola Edile propone inoltre il percorso triennale di formazione superiore per “Tecnico del restauro dei beni culturali”, figura professionale che collabora con il restauratore, eseguendo le azioni volte a limitare i processi di degrado dei beni per assicurarne la conservazione secondo le indicazioni metodologiche del restauratore (D.M. Beni e attività culturali 26 maggio 2009, n. 86, art.2). Tale figura professionale, che ha la responsabilità della cura dell’ambiente di lavoro, delle attrezzature e della preparazione dei materiali necessari per gli interventi, si colloca adeguatamente nel contesto delle imprese edili che operano nel campo del restauro monumentale ed architettonico.

Il percorso formativo per “Tecnico del restauro dei beni culturali”, che si articola su un ciclo triennale di 900 ore annue, prevede che almeno il 60% del monte-ore sia destinato ad attività pratiche suddivise in ore di laboratorio, cantiere scuola, stage e si rivolge a disoccupati o inoccupati, in possesso di diploma di Scuola secondaria di secondo grado, preferibilmente ad indirizzo coerente, oltre che a cittadini stranieri in possesso di titolo di studio equipollente, a condizione che abbiano una conoscenza della lingua italiana sufficiente per la frequenza delle lezioni. Nell’ambito di tale percorso la docenza è costituita da figure provenienti dall’ambito universitario, restauratori e professionisti che operano nell’ambito della conservazione e del restauro; inoltre è prevista la possibilità di riconoscimento di crediti da parte delle Università.