Tecnico del restauro di beni culturali
Il tecnico del restauro dei beni culturali è la figura professionale che collabora con il restauratore, eseguendo, nei limiti delle proprie competenze tecniche, le azioni volte a limitare i processi di degrado dei beni ed assicurarne la conservazione, operazioni di cui garantisce la corretta esecuzione secondo le indicazioni metodologiche ed operative, sotto la direzione ed il controllo diretto del restauratore.
Ha la responsabilità della cura dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature e della preparazione dei materiali necessari per gli interventi, secondo le indicazioni metodologiche del restauratore (D.M. Beni e attività culturali 26 maggio 2009, n. 86, art.2).
Il percorso formativo si articola su un ciclo triennale e ciascuna annualità si sviluppa in 900 ore annue di cui almeno il 60% destinato ad attività pratiche suddivise in ore di laboratorio, cantiere scuola, stage. Gli allievi devono frequentare almeno il 75% per ciascuna delle fasi d’aula e di stage.
Il corso è aperto ai cittadini italiani, disoccupati o inoccupati, in possesso di diploma di Scuola secondaria di secondo grado, preferibilmente ad indirizzo coerente, e a cittadini stranieri in possesso di titolo di studio equipollente, a condizione che abbiano una conoscenza della lingua italiana sufficiente per la frequenza delle lezioni.
Il corpo docente è costituito da figure provenienti dall’ambito universitario, restauratori e professionisti che operano nell’ambito della conservazione e del restauro, in possesso dei requisiti per l’insegnamento.
È prevista la possibilità di riconoscimento crediti da parte delle Università, da valutare sulla base della presentazione del piano di studi.
Per cittadini non italiani la partecipazione ai corsi è subordinata alla verifica del possesso di un adeguato livello di competenza linguistica.